giovedì, 28 Marzo 2024
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Domanda: come funziona la TV al plasma?

TV al Plasma

Risposta

L’idea di base dietro il funzionamento degli schermi al plasma è abbastanza semplice: ogni sotto-pixel è una lampadina fluorescente microscopica che emette un colore primario – rosso, verde o blu. Modificando l’intensità della luce emessa dai sotto-pixel è possibile visualizzare un’infinità di colori.

Uno schermo al plasma (Plasma Display Panel – PDP) è un tipo di schermo piatto ora comunemente usato per grandi schermi televisivi (tipicamente sopra ai 32″). Molte piccole celle posizionate in mezzo a due pannelli di vetro mantengono una mistura inerte di gas nobili (neon e xeno). Il gas nelle celle viene elettricamente trasformato in un plasma, ed il plasma deve essere mantenuto in continuo movimento in modo che non smetta di emettere luce, per questo è necessario applicare sui terminali corrente alternata. Questi voltaggi causano la migrazione degli ioni del gas da un terminale all’altro, avanti e indietro.

C’è però un problema: la luce emessa dal plasma non è visibile. Si tratta infatti di radiazioni ultraviolette e gli UV sono invisibili ad occhio umano, per questo devono essere trasformate in qualcosa di visibile. La trasformazione viene effettuata ricoprendo la superficie interna del tubo con una polvere sensibile agli UV che emette luce bianca (nel caso di tubi per illuminazione convenzionale). Questa polvere, spesso chiamata fosforo, è un scintillatore: un materiale che converte una forma di radiazione in un’altra.

I Vantaggi

La tecnologia al plasma ha innumerevoli vantaggi rispetto quella degli schermi LCD e CRT. Prima di tutto, la scelta dell’uso di scintillatori. Per i televisori al plasma permette di ottenere una gamma cromatica più ampia di qualsiasi monitor CRT e caratterizzata da colori più brillanti.

Secondo, le angolazioni della visuale. Sono molto ampie, specialmente se confrontate con quelle degli LCD, perchè, diversamente dalla tecnologia LCD, la luce viene generata dai pixel stessi. Inoltre gli schermi al plasma non hanno bisogno di polarizzatori.

Infine, il contrasto. La qualità dei toni neri è equivalente a quella dei migliori televisori CRT: contrariamente a ciò che accade negli schermi LCD, un pixel spento non emette alcuna luce. I televisori al plasma sono anche dotati di una migliore luminosità rispetto i CRT, raggiungendo valori tra i 900 e i 1000 nit.

Da notare anche il fatto che gli schermi al plasma possono avere diagonali di grandi dimensioni (da 32 a 50 pollici) e profondità molto ristrette; vantaggio enorme rispetto i CRT che come ben sapete, diventano più ingombranti in profondità al crescere della diagonale.

Gli Svantaggi

La dimensione dei pixel rappresenta uno dei più grossi svantaggi degli schermi al plasma. È difficile, se non impossibile, ridurre le dimensioni dei pixel al di sotto dei 0.5 o 0.6 mm. Di conseguenza non esistono televisori al plasma con diagonali inferiori ai 32 pollici (82 cm). Per mantenere posizioni competitive sul mercato, i produttori di televisori al plasma non hanno avuto altra scelta se non quella di aumentare le dimensioni degli schermi, limitandosi così alla fascia di mercato per televisori dai 32 ai 50 pollici (da 82 a 127 cm).

Per quanto riguarda la qualità dell’immagine, ci sono ancora problemi essenzialmente legati alla natura dei pixel stessi. Dato che un pixel al plasma ha bisogno di scariche elettriche per generare luce, un pixel può venire acceso o spento ma non ha uno stato intermedio. Per questo motivo i produttori usano un metodo chiamato PCM (Modulazione a Codice Di Impulso) per controllarne la luminosità.
Il metodo in realtà è semplice, per rendere un pixel più brillante viene accesso più frequentemente. Al contrario, per ottenere un’immagine più scura, viene acceso meno spesso. Questi effetti non vengono notati dall’occhio umano in quanto percepisce una specie di media temporanea dei tempi di accensione. È funzionale ma comporta diversi problemi, di cui il più significativo è rappresentato dalla ridotta quantificazione dei colori più bui, rendendo più difficile la distinzione tra due tonalità scure.
Mentre questa tecnologia produce immagini più uniformi quando lo spettatore è lontano dallo schermo, crea disagi visivi se la distanza tra utente e schermo è breve.

I pixel al plasma sono anche soggetti a bruciature. Se proiettate per un tempo abbastanza lungo un’immagine su un monitor CRT, la vedrete permanentemente stampata sul fosforo. Questo fenomeno è dovuto al prematuro invecchiamento degli scintillatori quando vengono usati in continuazione, causando un crollo della loro efficienza. Dato che la tecnologia al plasma si basa sull’uso di scintillatori, soffre dello stesso difetto dei televisori CRT. Ma questo è un problema rilevabile più che altro nell’ambito business dove gli schermi sono utilizzati per trasmettere per diverse ore in continuazione la stessa immagine o lo stesso canale.

Infine, contrariamente a quanto si pensa questi schermi non hanno perdite di alcun tipo, e non devono essere ricaricati. Gli scintillatori però invecchiano, e sfortunatamente non si può fare molto per evitarlo.

[Via | Wikipedia & Tomshw]

Paolo Colombo
Paolo Colombohttps://www.mytechnology.eu
Classe '81, appassionato di tecnologia e internet. Dal 29 marzo 2007 scrive quotidianamente con passione sul suo blog www.mytechnology.eu | .it articoli inerenti queste due tematiche. Ha una bellissima moglie e due figli adorabili, e passa le nottate scrivendo articoli e giocando online con i membri del clan EraseR che conosce da ben 20 anni.
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