Smetto per un attimo di parlare di tecnologia per esprimervi una mia recente esperienza, assai deludente.
Oggi sono stato ad un incotro rivolto al mondo dell’imprenditoria giovanile dal titolo: “L’età del rinnovamento” da opportunismo a opportunità.
Gli ospiti erano di tutto rispetto: da Antonio Capranica (noto giornalista e scrittore) a Tito Boeri (economista, non chè consulente dell’FMI, della Banca Mondiale, della Commissione Europea ecc.) passando per Alberto Cova (preside facoltà di economia all’università Cattolica di Milano) e altri ancora.
L’incontro voleva avere lo scopo di delineare gli scenari ed il contesto con cui i giovani devono confrontarsi per emergere senza compromessi.
Innanzi tutto la cosa che mi ha deluso maggiormente è stata l’introduzione di circa 15 minuti a cura di Alberto Cova, sulla quale poi è girato quasi tutto l’incontro. Nell’introduzione infatti si è parlato della storia economica italiana dagli anni ’50 al 2005.
Il succo di tale introduzione è riassumibile in qualcosa come: l’economia italiana non è più quella prosperosa degli anni ’50 ma è in declino specialmente se messa in comparazione con quella dei paesi a noi limitrofi.
mmm…devo dire che non me lo sarei mai aspettato.
L’incontro è continuato più o meno in quest’ottica senza mai dire qualche cosa di concreto o che quanto meno la gente non s’aspetti o non si sente dire almeno due volte al giorno durante i TG. Nulla di sensato riguardo ai giovani o comunque nulla che possa mettere i giovani in condizione di confrontarsi per emergere senza compromessi, secondo quella che era la premessa.
Ma allora, che senso hanno questi incontri?
Io sono onestamente perplesso, perchè se questi sono gli incontri che dovrebbero “aprirci gli occhi” o almeno fornirci qualche conoscenza aggiuntiva (dato poi lo spessore dei relatori) che possa essere d’aiuto, comincio ad aprire il mio cassetto ed estrarre il rosario nella speranza di non dover tirar fuori anche il piattino (vedi foto).