Una delle prime aziende giapponesi ad aver dichiarato fin da subito alcune conseguenze del terremoto/tsunami è stata Sony, che oggi torna ad annunciare la chiusura degli stabilimenti di Shizuoka, Aichi, Gifu e Oita fino alla fine di marzo a causa dell’impossibilità di reperire le materie prime necessarie alla produzione di quanto segue: videocamere digitali, macchine fotografiche, microfoni e televisori.
Quanto questa notizia possa incidere su possibili rallentamenti nell’uscita dei nuovi prodotti però è ancora presto per dirlo.