Oggi parliamo dell’ultimo nato in casa Jabra, ovvero l’auricolare bluetooth Jabra Supreme. Si tratta di un top di gamma dotato di tutto quello di cui un auricolare bluetooth oggi dovrebbe possedere:
- doppio microfono con tecnologia active noise cancellation per la rimozione dei rumori ambientali
- controllo di alcune funzioni tramite comandi vocali, e presenza di una voce di supporto che aiuta l’utente
- possibilità di connettere fino a 2 dispositivi in simultanea
- compatibile con l’A2DP
- accessori per meglio adattare l’auricolare al proprio orecchio
Prima di iniziare ad esaminare i punti sopra citati, voglio partire dicendo che Jabra Supreme ha un design leggermente in contro tendenza con quanto visto fino ad ora (Jabra Stone e Wave in particolare). Innanzitutto appare meno compatto, e l’asticella apribile è un ritorno al passato per chi si ricorda il Motorola H710; inoltre non tutto è oro quello che luccica in quanto a mio avviso Supreme porta con se alcuni difetti che vedremo più avanti.
L’auricolare è equipaggiato di 4 pulsanti: 1 per i comandi vocali, 1 per rispondere o chiudere le chiamate, 2 per la regolazione del volume. Tutti sono posizionati in punti abbastanza comodi per poter essere utilizzati senza troppo problemi. In aggiunta sono presenti due spie luminose nella parte sottostante: una indica il caricamento della batteria e l’altro il bluetooth.
La velocità di accensione del Jabra Supreme è buona: basta aprire l’asticella per attivarlo e (se l’auricolare ha già effettuato il pairing in precedenza con il cellulare) nel giro di 3 – 5 secondi è connesso e lo si capisce bene grazie alla voce che ci dice “Power ON” e “Connected”. Il doppio microfono funziona davvero bene, una volta che si attiva l’effetto è quello di sentire una specie di “vuoto” all’orecchio al quale è appoggiato e questo fa in modo di migliorare l’ascolto del proprio interlocutore. Inoltre il microfono ha anche una protezione che attenua i disturbi dati dal vento. Qualità audio ottima, frutto forse anche del supporto all’HD Voice che in futuro diverrà un nuovo standard vocale nelle comunicazioni.
La compatibilità con l’A2DP rende Jabra Supreme l’ideale anche per ascoltare brani musicali o utilizzarlo con videogiochi o altri elementi multimediali (se vuoi anche vederti un film: puoi), l’unica noia è il volume iniziale sempre un po’ troppo basso per questo tipo di utilizzo, e quindi occorre sempre aumentarlo tramite i pulsanti.
Come accessori nella confezione sono inclusi, oltre ad un carica batterie da auto ed il cavetto usb, un gancio per l’orecchio con una dimensione diversa ed un cuscinetto morbido con dei cornetti. Questo secondo cuscinetto è a mio avviso decisamente meglio dell’altro in quanto permette di rimanere più aderente all’orecchio ed evitare di ballare troppo. Per quanto riguarda l’archetto invece, una volta trovato quello migliore per il proprio orecchio, occore poi essere posizionato alla giusta altezza altrimenti anche qui si rischia di diminuire l’aderenza, specialmente se si portano gli occhiali. Purtroppo il carica batterie per l’auto non è simile a quello fornito con il modello Jabra Arrow, che permetteva di avitare di avere cavetti in giro per la macchina, e lo stesso accessorio (nel caso tu avessi un Jabra Arrow) non è compatibile in quanto la presa micro usb non si infila a dovere nella presa dell’auricolare del Jabra Supreme a meno di forzarlo eccessivamente.
Anche l’autonomia è ottima, perchè permette un tempo di conversazione tra le 5 e le 6 ore, così come è ottima la possibilità di ottenere informazioni riguardo al suo stato tramite il comando vocale “Battery” che ci restituisce una voce femminile che ci dice quante ore di conversazione è ancora possibile effettuare.
Cosa non mi piace di Jabra Supreme
Ci sono però diverse cose che non mi hanno convinto. Prima di tutto il design: l’asticella aperta lo rende a mio avviso ingombrante, e da innamorato del design dello Stone la differenza si vede. Inoltre a volte mi ci vuole troppo tempo per posizionare l’auricolare nella maniera più corretta, problema questo accentuato forse dal fatto di avere gli occhiali.
La seconda cosa però, la più importante, è la lingua inglese con la quale si devono gestire i comandi vocali. Al momento infatti non esiste la localizzazione in lingua italiana, e lo stesso vale per la voce con la quale si interagisce e che ci fornisce le informazioni. Un esempio: è possibile attraverso il comando “What can i say” ottenere la lista dei comandi vocali disponibili, ovviamente tutti in inglese. Questo è un elemento a mio avviso molto importante per il quale spero Jabra corra al più presto ai ripari rilasciando un aggiornamento software in quanto sono sicuro che sia un fattore che genera scontento.