Nei Paesi poveri anche una lampada può fare la differenza, specialmente quando si è costretti a ricorrere a fonti luminose che funzionano a benzina o alimentate da pannelli solari la cui realizzazione è ancora troppo cara.
Ecco quindi l’idea di GravityLight che come dice il nome stesso usa un meccanismo basato sullo sfruttamento di un peso per fornire luce da una lampadina a LED.
Il peso applicato alla lampada sfrutta le “forze naturali” per generare energia. Con i pochissimi secondi che servono per sollevare il peso è possibile ottenere 30 minuti di luce senza mai ricorre ad una qualsiasi fonte di energia esterna. Per creare il peso è possibile sfruttare il sacco con cui GravityLight viene venduta oppure tramite una clip fornita è possibile agganciarvi un altro peso purchè sia intorno ai 9 Kg.
Tutto questo ad un costo sostenibilissimo: il progetto attualmente prevede una donazione minima di 25 $ per regalare una GravityLight a chi realmente ne ha bisogno oppure di 50$ per averne una per se stessi oltre che regalarla.
Infine è stato quantificato che una produzione massificata delle GravityLight potrebbe abbattere il prezzo di vendita a soli 5 $, veramente poco per il nobile scopo che si prefigge.
Guarda il progetto su Indiegogo.
Pacinotti più di 150 anni fa aveva scoperto una cosa simile.
Hai presente la dinamo?
🙂