giovedì, 28 Marzo 2024
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ISON, la morte di una cometa: o forse no!

cometa ison

La cometa ISON nell’immaginario di molti sarebbe stata la nostra stella cometa natalizia, ma la realtà è che il suo viaggio per poterlo diventare prevedeva una rotta troppo vicina al Sole al punto che in molti l’avevano data per spacciata fin da prima che vi si avvicinasse.

I primi comunicati parlavano chiaro: ISON non c’è più, bruciata dal calore del Sole nel suo momento di perielio (ovvero il momento in cui la sua rotta avrebbe raggiunto la distanza minima), ma poi… qualche ora dopo ecco spuntare qualche nuova immagine che mostra qualche possibile traccia della sua voglia di sopravvivere.

Foto e video catturate dal telescopio spaziale SOHO in mattinata mostrano che forse un piccolo frammento di quella cometa potrebbe essere sopravvissuto ma è ancora presto per cantar vittoria in quanto il suo bagliore, seppur diminuito ma ancora visibile, potrebbe rimanere tale, spegnersi del tutto o diminuire al punto che non diverrebbe più visibile da Terra durate le ore notturne… quanto meno non ad occhio nudo.

Nell’immagine che vi propongo QUI vedete molto bene la scia della cometa in avvicinamento, e successivamente in uscita dalla gravità del Sole.

Gli appassionati di comete però non devono perdersi d’animo perchè nel 2014 avrà inizio la missione Rosetta, che farà volare una navicella spaziale in flyby ad un chilometro dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopodichè sgancerà un robot in grado di arpionare il corpo di roccia e ghiaccio per trapanarlo e analizzarlo. Personalmente, non vedo l’ora!

Qui sotto invece trovi un video, che più o meno mostra la stessa cosa dell’immagine.

Paolo Colombo
Paolo Colombohttps://www.mytechnology.eu
Classe '81, appassionato di tecnologia e internet. Dal 29 marzo 2007 scrive quotidianamente con passione sul suo blog www.mytechnology.eu | .it articoli inerenti queste due tematiche. Ha una bellissima moglie e due figli adorabili, e passa le nottate scrivendo articoli e giocando online con i membri del clan EraseR che conosce da ben 20 anni.
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2 Commenti

  1. Solo un appunto.
    Non è solo il calore a determinare il destino di questo tipo di comete, ma ci sono anche le intensissime forze mareali innescate dal campo gravitazionale del Sole che tendono a sgretolarle.

    Ecco perché è estremamente difficile prevederne il comportamento dopo il passaggio al perielio.

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