Il 2013 è stato un anno di grandi acquisizioni e notizie difficili, ma il 2014 si preannuncia non da meno con una Lenovo che in pochi giorni ha sbalordito tutti. Ad inizio settimana aveva infatti annunciato l’acquisto della divisione server business X86 di IBM, ma oggi la notizia ha colto davvero tutti di sorpresa e forse ha fatto molta luce sui reali obiettivi di Google.
Lenovo ha stretto con Google un accordo per l’acquisizione di Motorola Mobility per soli 2.91 miliardi di dollari da pagarsi cash per 1.41 miliardi ed il restante da dividersi tra quote azionarie e promissory note. Considerando che la stessa Google nel 2011 l’aveva pagata 12.5 miliardi quello di Lenovo sembra proprio un affare. Va detto però che Google si terrà ben stretti buona parte dei brevetti che erano di Motorola ed è qui che si capisce a cosa, forse, puntasse realmente Google un paio di anni fa. Dal canto suo Lenovo, che mesi fa tentò l’acquisizione di Blackberry, mette le mani su un importantissimo brand tutto americano ma soprattutto fa il suo ingresso tra i produttori di smartphone, e se farà bene cosi come sta facendo nel settore laptop dove è l’unico marchio fortemente in crescita allora Motorola forse per la prima volta può stare tranquilla.
Guardando a Google invece dal momento in cui ha acquisito Motorola non si è mai capito quali fossero i reali piani di sviluppo dei nuovi smartphone ma soprattutto non si è mai capito perchè ci volesse così tanto per vedere un nuovo Nexus realizzato da Motorola. Ora lo sappiamo. Inoltre negli ultimi giorni si è capito che si era mosso qualcosa in quanto una fonte autorevole tramite twitter aveva spifferato la probabile fine del programma Nexus, a vantaggio di accordi più duraturi con i principali produttori di smartphone per la fornitura di prodotti con interfaccia pulita, in piena esperienza Google/Android.
In parole povere ai produttori non è mai andato giù il fatto che Google entrasse in concorrenza diretta con loro e così facendo BigG ha appianato ogni possibile azione ostile che potesse danneggiare il mercato di Android.
Resta da capire comunque se la differenza di prezzo tra l’acquisto e la vendita di Motorola da parte di Google, valorizzi davvero tutti quei brevetti che Google si è tenuta stretta o se sia stata più una mossa di ritirata strategica per non danneggiare il rapporto con gli altri.
In ogni caso comunque in questa vicenda chi ha di che imparare è sicuramente Microsoft, che con l’acquisizione di Nokia si è messa in una posizione ancor peggiore di quella che aveva Google, e i produttori di smartphone son sempre gli stessi eh…