Poche settimane fa è stato rilasciato un software che ha riscosso un tale successo da essere stato chiuso immediatamente per non incorrere nelle solite rogne legali. Il software si chiamava Popcorn Time, e non feci in tempo a provarlo per scriverne un articolo in merito per lodarne diversi aspetti che fu appunto ritirato.
Come un’araba fenice però gli sviluppatori del software ebbero il tempo di pubblicare il codice sorgente, e da li era solo questione di tempo prima che risorgesse. Neppure troppo tempo dopo a dire il vero…
Il progetto iniziale prevedeva una piattaforma molto semplice che ci metteva di fronte ad un buon elenco di film, tra vecchie e nuove uscite, bastava cliccare sul film per far partire lo streaming grazie ad un appoggio invisibile alla rete torrent. La bellezza di Popcorn Time era che i contenuti erano di elevata qualità, l’unica pecca era che l’audio era in inglese con a volte i sottotitoli se disponibili.
Ma la piattaforma, per la sua semplicità ed efficacia, era praticamente perfetta.
Dalle sue ceneri sono nati così due progetti distinti chiamati PopcornTV e Time4Popcorn.
PopcornTV è di fatto quasi identico all’originale con l’aggiunta di alcune migliorie che rendono la piattaforma più stabile e compatibile con diversi sistempi operativi, anche mobile. In futuro si parla di nuove funzioni come l’aggiunta del download oltre allo streaming, ed un’app compatibile con Chromecast oltre al supporto multi-tracker per i torrent.
Time4Popcorn invece è un progetto un po’ diverso dall’originale, nella grafica e nelle funzioni, che punta anche al rilascio della versione per Android e prevederà anche il seeding dei files oltre ad un player compatibile con diversi formati, non solo MP4.
Ancora una volta questa è la dimostrazione di come delle piccole iniziative possano mettere in seria difficoltà un mercato che ancor oggi basa la sua offerta su modelli di business antiquati.