Oggi vediamo la Panasonic Lumix G9L: divertente ed estremamente versatile
Ho provato la Panasonic Lumix G9 modello DC-G9LEG-K, una mirrorless che si propone al fotografo professionista ma anche a chi vuole imparare a gestire i tanti aspetti che regolano le macchine più complesse.
Mirrorless da 20 megapixel con sensore micro 4/3″
La Lumix G9 è una mirrorless con sensore in formato micro 4/3″ da 20 megapixel che nel kit DC-G9LEG-K viene equipaggiato con l’ottica Leica DG Vario Elmarit 12-60 mm.
Guardandola si capisce subito che questa mirrorless è destinata ad un utilizzatore professionista sebbene tale categoria non guardi con favore il mondo del micro 4/3″: il numero di display, ghiere, pulsanti e scorciatoie a disposizione è davvero impressionante ma al tempo stesso anche un utente che vuole fare “il salto” di qualità per iniziare ad utilizzare una macchina più complessa troverà un aiuto nella sua facilità d’uso dopo un minimo di tempo utile ad apprenderne le basi.
Questo anche perchè il micro 4/3″ permette comunque di utilizzare anche vecchie ottiche ma senza rinunciare alla stabilizzazione dell’immagine.
Data la categoria a cui appartiene ha comunque un corpo macchina dalle dimensioni importanti che tutto sommato si tiene molto bene in mano grazie alla fantastica ergonomia dell’impugnatura.
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Display, mirino, pulsanti e porte varie
Il display principale LCD è touch, e permette di essere ruotato anche in modalità selfie: in questo caso però va detto che l’ho trovato comodo nel momento in cui mi trovavo davanti alla videocamera spostato sulla destra mentre se mi ritrovavo dalla parte opposta vuoi per l’ingombro dell’ottica o vuoi per una rotazione non perfettamente parallela la visione risulta essere difficoltosa.
Un altro aspetto che diminuisce la godibilità del display in modalità selfie è l’utilizzo di un powerbank di alimentazione il cui connettore va ad ostruirne la visuale.
Molto buono invece il mirino oculare di tipo OLED da 120 fps il quale è possibile regolare leggermente per permettere una visione davvero perfetta di tutte le informazioni che la G9 ci mette a disposizione.
C’è poi il display di servizio posto nella parte superiore che riporta alcune delle informazioni principali per lo scatto: è illuminato, ma tramite il pulsante di accensione è possibile anche spegnerla quando non necessaria.
Pulsanti e ghiere: abbiamo detto che sono tanti, e sono in generale ben disposti. Tra questi spiccano i 3 pulsanti personalizzabili e il joystick posizionato alla destra del mirino oculare che permette di gestire alcuni aspetti divertenti della messa a fuoco (ci torneremo più sotto).
Sulla sinistra della troviamo la porta usb 3.0 per la ricarica, quella HDMI come uscita video, l’uscita cuffie ed il jack per poter collegare un microfono esterno. Sul versante opposto invece troviamo l’alloggiamento di 2 schede di memoria secure digital.
Sotto invece è posizionato il foro filettato per il posizionamento su cavalletto che non va ad ostacolare il vano batteria che rimane sempre accessibile.
Non si vedono ma ci sono invece, il bluetooth 4.2 ed il WiFi 802.11 ac: il primo serve per avviare la connessione con lo smartphone o tablet, il secondo per il trasferimento dei files.
Qualità fotografica
Per padroneggiare pienamente il numero di funzioni che questa Lumix G9 mette a disposizione ci vuole del tempo ma gli aspetti che conquisteranno chi la utilizza sono:
- la stabilizzazione, quella integrata sul sensore in aggiunta a quella dell’ottica Leica si fanno sentire permettendo di guadagnare circa 6 stop dando quindi maggiori chance si ottenere una foto con la giusta messa a fuoco
- velocità di scatto, che è davvero uno degli aspetti più curati dato che si ha la possibilità di scattare a risoluzione piena a 20 fps con AF continuo o 60 fps con autofocus di base. Qui entrano in gioco anche le funzioni 6K e 4K photo che danno la possibilità di registrare dei brevi video dai quali estrapolare un singolo fotogramma, ma date le prestazioni l’utilizzo delle stesse sembrano dedicate ad ambiti molto ristretti. Pertanto la G9 potrebbe essere particolarmente apprezzata ai fotografi sportivi o agli osservatori della natura che vogliono cogliere con la massima precisione ogni minimo dettaglio e senza troppe sbavature.
- punti di messa a fuoco ed il joystick di gestione, che sono uno degli aspetti che mi ha più divertito nell’utilizzo di questa Lumix G9. Ci sono infatti 225 punti di messa a fuoco che è possibile gestire tramite un joystick dedicato tramite il quale è possibile andare ad i postare 2 punti di messa a fuoco rapida per ottenere rapidamente risultati differenti su un’inquadratura similare.
Tutto questo porta a risultati molto soddisfacenti dal punto di vista della qualità fotografica a patto però di prestare attenzione a tutti gli aspetti che la determinano.
Se invece si vuole operare in modalità automatica ho notato un’ottima capacità nel riconoscimento dei soggetti e dei volti, ho aggiornato il firmware all’ultimo disponibile che inserisce importanti miglioramenti sotto questo punto di vista permettendo il riconoscimento anche degli animali.
Inoltre la modalità automatica riesce a migliorare sensibilmente la resa dello scatto anche in condizioni di luminosità difficile, dove operando in maniera manuale servirebbe qualche secondo di troppo per cercare le impostazioni più corrette. Se non si ha molto tempo a disposizione quindi, operare in tale modalità può davvero salvare il risultato.
Modalità 80 megapixel
Merita un paragrafo tutto suo la modalità a 80 megapixel, in quanto è il risultato di uno stratagemma davvero raffinato. Essendo il sensore da 20 megapixel l’unico modo per ottenere un’immagine così definita secondo Panasonic è stato quello di far compiere dei micro movimenti al sensore mentre questo effettua 8 scatti che vengono poi combinati.
Per ottenere risultati eccellenti però occorre che la macchina sia totalmente ferma, quindi su cavalletto, e anche il soggetto inquadrato deve essere predisposto destinando questo tipo di scatto alla cattura di paesaggi o foto in studio.
Qualità video
Qui entra in gioco il “plus” che non ti aspetti, perchè sebbene la G9 sia destinata al fotografo è anche vero che svolge un lavoro egregio anche in ambito video, con alcune limitazioni.
Può registrare filmati in 4K a 60 fps e 150 megabit per una durata massima di 10 minuti, mentre se si registra in Full HD si può registrare fino a 29 minuti e 59 secondi.
Inoltre non è compatibile con l’HDR e questa sembra più una limitazione imposta per non andare a danneggiare il mercato della GH5 mentre il limite temporale sulla registrazione è probabilmente dovuto ad un discorso di dissipazione del calore che appunto in altre mirrorless come la GH5 è gestito meglio proprio perchè pensate a questo tipo di utilizzo.
In generale però svolge davvero un ottimo lavoro, ed il limite dei 29 minuti è probabilmente sufficiente alla maggioranza degli utenti almeno finchè il 4K non diventerà davvero mainstream. Ottima la capacità di messa a fuoco anche in condizioni sfavorevoli: la G9 è sempre a caccia di una figura o un volto da inquadrare ed il risultato si vede.
Esperienza d’uso
In questo mese di utilizzo sono passato da un approccio “emblematico” dovuto all’estrema sensibilità del pulsante di scatto, alla quasi adorazione per via della sua estrema versatilità tra foto e video. Per il pulsante di scatto è stata una questione di abitudine: i primi giorni non facevo in tempo ad appoggiare il dito che già sentivo lo scatto senza passare per la regolazione del fuoco, ma poi ho imparato a gestirlo.
Avrei voluto poterla utilizzare di più: per chi legge, purtroppo stiamo parlando di fine febbraio e marzo 2020 che verrà ricordato come uno dei peggiori periodi della storia a causa di quanto successo per il Covid-19. Un po’ per le condizioni meteo e un po’ per il lockdown totale che è seguito avrei voluto riuscire ad immergermi maggiormente in alcuni aspetti di questa mirrorless, ciò non toglie che mi ha estremamente divertito.
Pro
- Impugnatura molto comoda
- Touch screen e mirino oculare
- Stabilizzazione
- Autofocus
- Molto buona anche per i video
Contro
- Sensore micro 4/3 che non attecchisce a livello professionale
- Dimensioni leggermente ingombranti per il formato
Giudizio finale
La Lumix G9 è davvero una macchina fotografica che si presta in maniera ottimale a molteplici utilizzi, ma che deve far fronte a due aspetti: un prezzo non per tutti, ed una concorrenza davvero agguerrita.