Recentemente (circa un mesetto fa) ho consigliato l’acquisto di un HTC Desire a mia moglie, la quale inizialmente optava per un iPhone 3GS, ormai da considerarsi vecchio visto quanto offre la concorrenza e visto il fatto che poco dopo sarebbe arrivato l’iPhone 4.
Premessa – Perchè Android, e quale…
Onestamente, benchè io stesso possieda un iPhone 3GS, comincio a considerare l’interfaccia dell’iPhone come ‘superata’. Non voglio essere frainteso per cui ci tengo a specificare che la considero comunque una tra le migliori se non la migliore (specie se l’utilizzatore è poco esperto/smanettone), ma è innegabile che ormai è qualcosa a cui ci siamo abituati a vedere da ben 3 anni a questa parte… e si sa che ad un certo punto la voglia di cambiare arriva, che lo si desideri o meno.
Android attualmente interpreta questa voglia nel migliore dei modi, dal momento che è un software relativamente nuovo, personalizzabile (a seconda del produttore l’interfaccia di gestione cambia sensibilmente) efficiente, scalabile (dal momento che viene e verrà sempre più utilizzato non solo nei telefonini) e provvisto di un Market di applicazioni già piuttosto ampio. Non per ultimo permette di fare diverse cose che su iPhone sono rimasti desideri inesaudibili, come la possibilità di aggiornare il sistema operativo direttamente dal telefonino semplicemente passando per un modem connesso ad internet (o se si ha un piano dati discreto non è necessario nemmeno quello), oppure la possibilità di visualizzare i siti in flash che ad oggi sono comunque numerosi e per i quali la politica di Apple in tal senso è a mio avviso un mero capriccio.
Il produttore fa la differenza: sebbene molti attualmente parlano molto bene del nuovo Samsung Galaxy S altri già indicano la personalizzazione Samsung come eccessivamente pesante tanto da rallentarne l’utilizzo, e questo mi fa ricordare un pò quello che mi era successo anche con il Samsung Galaxy il quale pur essendo un ottimo terminale dal punto di vista hardware ha dimostrato di essere un progetto forse prematuro o poco testato visti gli innumerevoli problemi al rilascio di ogni firmware (firmwares poi che dopo pochi mesi sono cessati di essere aggiornati lasciando il telefono in balia di se stesso).
HTC invece vanta a mio avviso una maggiore esperienza, e sebbene anche lei apporti personalizzazioni che modificano la gestione del telefono rispetto al sistema operativo di base, riesce comunque a mantenere il sistema piuttosto fluido; ma soprattutto non sono mai mancati da parte di HTC notizie precise riguardo agli aggiornamenti software.
C’è poi la questione delle brandizzazioni da parte degli operatori, ed anche questa è molto rilevante in termini di disponibilità degli aggiornamenti. Il mio consiglio è sempre quello di cercare di evitare il più possibile i telefoni che si rivelano magari leggermente convenienti ma brandizzati per il semplice fatto che a quel punto chi deve decidere se rendere disponibile o meno un aggiornamento firmware è l’operatore e non più il produttore, con un cospiquo rallentamento dei tempi di attesa.
[starreviewmulti id=2 tpl=45 size=’16’]Contenuto della confezione
Nella confezione troviamo le solite cose di base:
- HTC Desire
- batteria
- l’auricolare con filo (necessario per poter ascoltare la radio)
- il caricatore (molto compatto, anche più di quello di iPhone)
- cavo USB
- CD software
- Manuale
Oltre a questo è inclusa anche una microSD da 4GB, e non sarebbe stato brutto trovare anche una custodietta come avviene per il Google Nexus One.
HTC Desire – Design
Il design dell’HTC Desire è piuttosto pulito e curato, da un pò meno l’impressione di “solidità/compattezza” rispetto all’iPhone, ma offre anche di più come la possibilità di intercambiare la batteria ed un numero maggiore di pulsanti hardware tra cui spicca un sensore ottico che sostituisce piacevolmente in certe occasioni l’interfaccia touchscreen del display.
Il retro della scocca è gommato, in modo da diminuire che il telefonino scivoli (dalla mano così come quando è appoggiato su di una superficie)
Il Desire si ispira molto al suo gemello, il Nexus One di Google dal quale si differenzia essenzialmente per un processore differente e l’assenza di un doppio microfono per l’eliminazione dei rumori durante la conversazione. Nexus One tuttavia in Italia è in vendita solo attraverso Vodafone, e per il discorso delle brandizzazioni fatto in precedenza preferirei di gran lunga il Desire.
HTC Desire – Il display
Il display del Desire è un 3.7 Super LCD (dopo una prima produzione di display Amoled poi fermata a causa dell’impossibilità da parte di Samsung di soddisfare la domanda) con risoluzione di 480 x 800 pixels. E’ un display dai colori molto vivi ma forse meno brillanti e con un livello di saturazione dei colori inferiore rispetto ai modelli Samsung, che se per certi versi è un punto negativo (in quanto a brillantenza) per altri è un fattore positivo (in quanto i display Samsung arrivavano quasi a distorcere la visione di determinati colori come ad esempio l’arancione). In definitiva oserei dire che se da un lato il Super LCD ha delle qualità inferiori per quanto riguarda la gamma colori, sulla carta offre però anche un maggior risparmio in termini energetici, e trattandosi per entrambi di due ottime tipologie di display forse alla lunga tenderei a privilegiare il Super LCD.
Un problema che è stato riscontrato nei telefonini Nexus One come nel Desire, riguarda un problema di sensibilità del touchscreen che in particolare risulterebbe poco sensibile nelle operazioni di pinch-to-zoom troppo strette. Onestamente, dopo averlo usato, devo dire che nella quotidianità dell’utilizzo del telefono questo tipo di difetto è assolutamente ininfluente.
La sensibilità del touchscreen è ormai ben paragonabile a quella presente su iPhone, ovvero non c’è più bisogno di premere o insistere particolarmente con i movimenti delle dita prima di riuscire a fargli interpretare il comando.
Solo una nota riguardo alla tastiera virtuale: in modalità verticale, sebbene lo spazio riservato ai tasti sembra grosso modo il medesimo di quello dell’iPhone, sembra lievemente più soggetta ad errori di battitura. Nulla di grave per carità, con un pò di abitudine sono convinto che questi stessi errori si possono evitare ma questa è stata la mia prima impressione.
HTC Desire – HTC Sense UI
HTC è famosa tanto per i suoi telefonini quanto per le interfacce che ogni volta rende sempre più complete e spettacolari. La versione di cui è provvisto il Desire permette di giostrarsi attraverso 7 schermate ognuna delle quali personalizzabili con i widgets o i collegamenti.
Molto spettacolare l’interfaccia meteo, che aggiorna le previsioni in automatico riconoscendo in maniera autonoma anche la propria posizione. Inoltre ogni volta che si attiva il telefono uscendo dallo stand-by viene mostrata una animazione (che volendo si può interrompere immediamentamente) contestualizzata al tempo che mostra il telefono, quindi se il telefono mostra “sole” verrà mostrato un sole più grosso che risplende mentre se invece il telefono prevede “nuvole e fulmini” preparatevi al peggio perchè il display si riempirà di nuvoloni con immediato effetto “nebbia in val padana” e partiranno delle saette terrificanti; se invece il meteo prevede “pioggia” allora compariranno dei bei goccioloni puntualmente spazzati via da un tergiscristallo.
Ti giuro che non ho mai desiderato così tanto la pioggia, solo per vedere il fulminozzo di turno riempire il display!
Se qualcuno comunque dovesse dimostrarsi allergico alla Sense, è possibile disabilitarla semplicemente da uno dei tanti menù, come viene mostrato nel video a seguire.
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HTC Desire – Uso telefono
Il Desire consente di creare una rubrica contatti molto dettagliata e aggiornata anche con i vari social networks, l’audio in conversazione è piuttosto pulito, non ho da segnalare particolari gracchiamenti o distorsioni.
HTC Desire – Uso GPS
Non avendo ancora un software di navigazione installato preferisco non pronunciarmi eccessivamente. Utilizzando Google Maps e Latitude però la localizzazione è quasi immediata.
HTC Desire – Multimedia
Per quanto riguarda i files audio nulla da eccepire, offre un suono diverso da quello dell’iPhone che enfatizza meno i toni bassi ma comunque nel complesso il livello percepito è buono, inoltre è molto semplice effettuare la sincronizzazione sia delle proprie cartelle sia delle playlist presenti sul proprio iTunes. In merito ai video invece devo ammettere che avrei sperato in una compatibilità maggiore con i formati più diffusi; esistono diversi programmi scaricabili che cercano di eliminare questa lacuna, ma non sorprenderti se di tanto in tanto dovrai convertire i video prima di importarli al cellulare tramite un software di terze parti.
HTC Desire – Foto e video
Il Desire nella versione Android 2.2 offre un’esperienza foto e video molto completa, senza contare che l’ottica è un 5 megapixels con funzione di rilevamento dei volti, autofocus e geotagging.
In modalità foto, il menù contestuale del Desire è uno dei più ricchi che io abbia mai visto su un cellulare, permette un ampio grado di personalizzazione delle opzioni nonchè l’applicazione degli effetti più classici come bianco e nero, seppia, ecc. Il flash incorporato nel telefonino è molto potente per gli scatti ravvicinati: se si resta a meno di un metro dal telefonino la foto risulterà eccessivamente esposta anche se ovviamente in un ambiente molto buio non si può pretendere di voler fotografare un paesaggio o un ambiente e sperare che venga bene. L’autofocus lavora abbastanza bene.
In modalità video invece abbiamo diverse risoluzioni disponibili, la massima è quella in definizione a 720p, ed è possibile scegliere tra 3 diversi codec da utilizzare per la compressione video. In mancanza di una fonte luminosa adeguata è possibile attivare il flash e mantenerlo attivo per tutta la durata della ripresa, funzione molto utile.
Qui sotto trovi una foto scattata con il Desire
HTC Desire – Autonomia
E’ chiaro che se spremuto al massimo, il telefonino arriva a stento o non ci arriva del tutto a fine giornata. Nell’uso quotidiano però considerando il multitasking, considerando il live wallpaper, e considerando il fatto che è possibile vedere le pagine internet in flash (tutti fattori questi per cui Apple ne ha fatto da sempre una questione di principio per favorire l’autonomia), si supera tranquillamente le due giornate. A quasi un mese dall’acquisto posso anche aggiungere che, con un uso molto limitato a qualche telefonata e messaggi e magari un controllo della posta di sera si arriva anche a 4 giorni. Questi dati ovviamente vanno presi “con le pinze” perchè alla fine ognuno fa del telefono un uso molto personale (indubbiamente c’è chi usa molto i video piuttosto che i videogames piuttosto che ancora la musica) che può decisamente influire su questo parametro.
HTC Sync – Il software di sincronizzazione
Quando si collega il telefono al PC compare un pop-up che permette di scegliere il tipo di utilizzo che se ne farà del telefonino una volta connesso. Selezionando HTC Sync è possibile effettuare la sincronizzazione dei principali elementi come foto, video, contatti, segnalibri browser, musica, ecc.Il software è molto basilare, ma per questo è anche molto leggero e non comporta rallentamenti eccessivi come mi è capitato spesso con i software di altre marche.
Un fattore indubbiamente positivo è l’integrazione con iTunes, mentre mi sarebbe piaciuto avere un convertitore video che evitasse di ricorrere a software di terze parti come detto in precedenza.
La schermata principale fornisce un resoconto della memoria impiegata sul telefono, in modo tale da capire se stiamo abusando troppo in una categoria e non sia meglio ridurre i files in favore di un altra.
Esperienza Android
Cosa offre Android in più rispetto ad iOS ? Oltre a quanto menzionato in apertura dell’articolo, Android è decisamente più personalizzabile sulle proprie esigenze, consentendo di ottenere un buon numero di informazioni (meteo, news, ecc.) semplicemente dalla schermata principale mentre su iPhone per ogni cosa bisogna avviare un’applicazione a sè. Inoltre Android permette delle scorciatoie per operazioni più o meno frequenti come la gestione di Bluetooth e WiFi mentre con iPhone ogni volta occorre andare nel menù Impostazioni.
Android non ha la stessa “immediatezza” di iOS, ma vi si avvicina moltissimo.
Android offre un’esperienza multitask più completa, se lo prevede il produttore la radio è di serie mentre Apple si ostina a favorire l’acquisto su iTunes.
I cellulari Android HTC di norma supportano il tethering via USB, inoltre Android permette di condividere la propria connessione attiva sul telefonino via WiFi su qualsiasi altro computer o anche su un altro cellulare creando una sorta di HotSpot, il tutto semplicemente avviando un’applicazione pre-installata sul cellulare.
Insieme con le ultime versioni di Android si stanno sviluppando molto software per la gestione vocale: ricerche vocali così come la dettatura di una e-mail o un sms non sono poi così un’utopia, anzi, ormai sono realtà, qua però bisogna imparare a smanettare un minimo, cercando le librerie TTS sul market e poi una tastiera adeguata che permetta l’input vocale o un software disponibile sempre nel market.
Ultimo, ma non meno importante, Android supporta i Live wallapers, ovvero degli sfondi animati che si integrano alla perfezione con i widgets; ce ne sono per tutti i gusti ed alcuni sono veramente una delizia tutta da gustare: di default tra gli altri il sul Desire è impostabile un prato che segue la luce solare e quindi varia nei colori a seconda che sia l’alba, mezzogiorno, tramonto o notte fonda; oppure è possibile scaricarne di nuovi come uno splendido acquario gremito di pesci o un celo stellato oppure il classico codice del film Matrix che scende a cascata sul display.
In definitiva
L’HTC Desire è veramente un ottimo telefono, che non esiterei di consigliare a qualcun’altro a patto di volersene sobbarcare il costo: 450 € non sono mai pochi, ma non sono di certo i 600-700 € dell’iPhone. Proprio per questa differenza di prezzo se sei indeciso se prendere il Desire o l’iPhone, prendi il primo senza alcun timore e non te ne pentirai.
Bella foto… molestatore di statue.
ce n’era anche un’altra…ma era in-pubblicabile
ma l’hai proprio guardato al microscopio il mio telefonino eh??
comunque mi trovo benissimo!