La bussola d’oro è il titolo del primo romanzo della trilogia “Queste oscure materie” di Philip Pullman, pubblicato nel 1995. Si tratta di un romanzo fantastico ambientato in un mondo parallelo, in cui ogni persona è affiancato da un daimon, cioè un alter ego sotto forma di animale, una sorta di compagno personale che accompagna ognuno ovunque vada, e che scompare alla morte della persona stessa.
E’ a mio avviso un fantasy molto interessante, con tematiche che ci mettono di fronte ai dubbi connessi con la fede e la religione.
La pagina 101:
“Ne hai sentito parlare? La parola significa orsi corazzati. Sono un pò come una specie di orsi polari, solo che…”
“Si! Ne ho sentito parlare! Uno degli uomini, ieri sera, ha detto che mio zio, Lord Asriel, è imprigionato in una fortezza sorvegliata da orsi corazzati.”
“E’ li, adesso? E cosa ci faceva lassù?”
“Esplorava. Ma dal modo in cui parlava quell’uomo io non credo che mio zio stia dalla stessa parte degli Ingoiatori. Secondo me a loro faceva piacere che fosse imprigionato.”
“Be, non ne uscirà più, se a fargli la guardia sono gli orsi corazzati. Quelli sono una specie di mercenari, lo sai che vuol dire questa parola? Vendono la loro forza a chiunque li paghi. Hanno delle mani simili a quelle umane, e hanno imparato a lavorare il ferro tanto tempo fa, ferro di origine meteoritica, soprattutto, e ne fanno grandi lastre e piastroni e poi se ne ricoprono. Sono secoli che fanno delle incursioni contro gli Skraeling. Sono dei ferocissimi assassini, assolutamente spietati. Però mantengono la parola. Se fai un accordo con un panserbjorne, su quello puoi stare tranquillo”.
Lyra considerò tutti questi orrori con reverenza.
“A me non piace sentir parlare del Nord” disse Tony dopo qualche momento, “per quello che potrebbe essere successo a Billy. Vedi, sappiamo che l’hanno portato su al Nord”.
“E come mai?”
“Abbiamo acchiappato uno di quegli Ingoiatori e l’abbiamo fatto parlare. E’ così che abbiamo ottenuto quel pò che sappiamo di quello che stanno facendo. I due dell’altra notte non erano degli Ingoiatori; troppo pasticcioni. Se lo fossero stati li avremmo presi vivi. Vedi, il popolo gyziano è stato fra i più duramente colpiti da questi Ingoiatori, e ci stiamo riunendo tutti insieme per decidere cosa fare. E’ quello che stavamo facendo stanotte al bacino, facevamo rifornimento, perchè stiamo andando a un grande raduno nelle Fens, uno di quelli che noi chiamiamo un Ropi. E quello che penso io è che manderemo una spedizione di soccorso, quando avremo sentito quello che sanno gli altri gyziani, quando avremo messo insieme le nostre conoscenze. Questo è quel che farei io, se fossi nei panni di John Faa”.
“E chi è John Faa?”
“Il re dei gyziani”
“E davvero andrete a salvare i ragazzini? Anche Roger?”
“Chi è Roger?”
“Il garzone di cucina del Jordan College. Venne preso proprio come Billy, il giorno prima che io me ne andassi con la signora Coulter. Scommetto che se avessero preso anche me lui sarebbe venuto a salvarmi. Se voi andate a salvare Billy, voglio venire anch’io a salvare Roger”.
E lo zio Asriel, pensò; ma questo non lo disse.
ahi ahi ti bacchetto le mani! Il Daimon non è un alter ego o un compagno, è l’anima! In quel mondo è staccata dal corpo, in altri è nel corpo delle persone ecc…
eh ma era per non svelare tutto more…