Da quando l’iPhone è entrato sul mercato italiano, si sono spese parecchie parole in merito ai contratti che ne legano l’acquisto, spesso e volentieri lamentandone il costo eccessivo. La base della discussione è corretta: nessuno ci regala niente, anzi…ma spesso tali discussioni erano impostate con il pensiero che in america tutto ciò costasse meno o comunque fosse più vantaggioso, ma onestamente non è così.
Va fatta un premessa: in America AT&T è partner esclusivo di Apple per la vendita di iPhone. In Italia invece come tutti sappiamo sono Tim e Vodafone a supportarlo e questo se per certi versi dovrebbe andare a nostro favore, non sembra che i risultati siano così eclatanti.
Inoltre un confronto perfetto non è facile da fare per il fatto che in America si separa internet dalle chiamate e dagli sms, in Italia invece finisce tutto nello stesso calderone. Andrebbe anche fatto un confronto sul livello medio degli stipendi così come il potere d’acquisto dei consumatori. Infine ipotizzo un cambio euro-dollaro alla pari perchè questo è quanto avviene normalmente con i prodotti, quando va bene.
L’acquisto di un iPhone in America è legato alla sottoscrizione di un abbonamento mensile. Tale sottoscrizione secondo il mio punto di vista ha 1 elemento che è decisamente positivo e che fa la vera differenza con l’atteggiamento italiano, ma ha anche altri elementi che giudico negativi.
Quello positivo è il seguente: in America che tu lo voglia o no puoi connetterti alla rete con l’iPhone in maniera illimitata, questo sia che tu sottoscriva un contratto del tipo “barbone inside” oppure quello del tipo “sceicco inside”. Il motivo è semplice: l’acquisto del cellulare è correlato alla sottoscrizione di un abbonamento che costa a tutti 30 $ al mese.
Questa è la principale differenza che intercorre tra gli abbonamenti americani e quelli italiani, in quanto quelli italiani offrono accesso illimitato solo negli abbonamenti più costosi, con la scusa che internet è collegato ad altri servizi come le chiamate oppure gli sms.
Onestamente se si verificasse la stessa situazione anche in Italia, sono sicuro che molti storcerebbero il naso all’idea di dover pagare 30 € al mese solo per internet dal momento che siamo soliti fare un confronto con le ADSL di casa che costano già molto meno. Ma tant’è con 30 € avremmo accesso illimitato e non 1 o 2 GB mensili.
Oltre a questo primo abbonamento in america è poi prevista la sottoscrizione di un altro abbonamento, questa volta relativo alle chiamate. Anche qui ci sono degli elementi positivi, in quanto anche nel piano più economico sono previste chiamate illimitate verso altri cellulari oppure ci sono delle agevolazioni per le chiamate effettuate di notte o nei week-end. Il prezzo base però è già piuttosto alto: 40 $ al mese.
Infine c’è la possibilità (opzionale) di sottoscrivere un’offerta inerente gli SMS.
In ottica generale, questa segmentazione delle offerte favorisce l’accesso ad internet, ma non il portafoglio. Dal sito di AT&T ho provato ad acquistare un iPhone 3G da 8GB, che dati i recenti sviluppi costa solo 99$. Nel farlo ho aderito alle seguenti offerte che rappresentano grosso modo l’opzione “barbone inside”:
Tutto questo quindi mi costa:
- un “una tantum” di 99 $ per l’acquisto di iphone;
- una prima bolletta da ben 110.99 $ e questo è dovuto ad un misterioso costo accessorio di 36 $ denominato “Activation Fee” che se fossimo in Italia sparirebbe alla velocità della luce per rivolta popolare con ghigliottina a seguire;
- 23 bollette successive per un importo di 74.99 $
Quindi l’abbonamento base mi costerà per i successivi 23 mesi ben 75 $!! Tutto questo tasse escluse. Come detto prima andrebbe fatto un raffronto tra livello degli stipendi e potere d’acquisto ma onestamente mi sembra tutto fuorchè economico, sebbene il successo che il melafonino ha avuto oltre oceano mi dovrebbe far pensare il contrario.
In Italia, è vero che non avrò mai l’accesso internet illimitato ma se ci accontentiamo di quel 1 o 2 GB mensili che tutto sommato sono dignitosi, è bello sapere che è possibile spendere cifre anche inferiori.
E tu cosa ne pensi?