Di recente sono apparsi documenti che hanno evidenziato come sia difficile offrire un servizio di streaming audio, mi riferisco ad un contratto siglato anni fa tra Sony Music e Spotify nel quale venivano messe in evidenza cifre astronomiche solo per iniziare la collaborazione. Senza voler scendere nei dettagli di un contratto estremamente complesso (ma se vuoi approfondire clicca qui), non stupisce l’annuncio di oggi di Spotify il quale vuole differenziare la sua utenza, e presumibilmente quindi anche i suoi introiti.
Spotify ha annunciato che la piattaforma si evolverà presto per offrire diversi servizi in più:
- Podcast – che credo e spero non ci sia bisogno di commentare
- Video – grazie alla collaborazione con MTV, Comedy Central, TED, BBC e altri
- Spotify Originals – si torna nel mondo della musica con delle produzioni proprie questa volta mirate a supportare chi fa sport, e in particolare i runners. Saranno introdotti nella sezione Spotify Running (già attiva anche in Italia partendo da iOS) 6 brani che si adatteranno in base all’andatura. Questa modalità verrà sicuramente recensita prossimamente qui sul blog.
https://youtu.be/0fZBqV_yMq4
Per quanto riguarda i nuovi contenuti, la particolarità ancora tutta da capire riguarda il modo in cui ci verranno proposti; sembra infatti che sarà presenta una nuova funzione denominata “Now” in grado di proporre contenuti in base a quello che stiamo facendo e alle varie fasi della giornata. Now imparerà i nostri gusti partendo dalle playlist create ma poi imparerà anche da come siamo soliti usare l’app.
https://youtu.be/N_tsgbQt42Q
Sarà difficile cambiare le abitudini degli utilizzatori, e soprattutto bisognerà capire come Spotify intende monetizzare queste nuove introduzioni in quanto ad esempio non vedo motivo di ascoltare i podcast intervallati magari da sport pubblicitari quando ho un’altra app dedicata che non presenta questi vincoli. Sicuramente però spero che Spotify possa incrementare i suoi margini in quanto per la musica rappresenta la soluzione definitiva per tutti.
E Deezer? Il principale concorrente di Spotify per il momento si è adeguato aggiungendo i podcast ed una serie di servizi on demand che restano legati comunque all’esperienza audio, niente video quindi.