Eroe, anti-eroe o personaggio comico? E’ questo quello che si chiede chi ha visto il film e rimane in un certo senso spiazzato di fronte ad un B-movie perfettamente riuscito.
Se hai visto X-Men Le origini e pensi di aver visto Deadpool allora stai facendo un grave errore. I due infatti hanno solo una cosa in comune: l’attore Ryan Raynolds. Questo Deadpool è un personaggio ed un film totalmente diverso che prende ispirazione a piene mani dal fumetto originario e ne esalta la sua vena comica al punto da partire fin dal principio con la rottura della quarta parete, ovvero con il personaggio principale conscio di essere all’interno di un film.
Chi non capisce questo aspetto probabilmente finirà per ritenere Deadpool un filmetto, il classico B-movie realizzato senza troppe pretese e con un budget di soli 50 milioni di $.
E invece si tratta di un film di origini diretto in maniera magistrale da Tim Miller, nel quale scopriamo la storia del personaggio attraverso un uso abbastanza disinvolto di salti temporali che coinvolgono anche il mondo degli X-Men o quanto meno di alcuni personaggi minori chiamati in causa per fargli da spalla (sempre però con toni comici). Il personaggio di Deadpool, all’interno dei Comics, nasceva come parodia del villain della DC noto come Deathstroke (presente anche nella serie TV Arrow) il cui vero nome era Slade Wilson ed infatti il nome di Deadpool è Wade Winston Wilson.
Un film vietato ai minori di 17 anni, perchè quando c’è da sparare o mutilarsi parti del corpo questo film non teme nessuno, ma anche un film che racchiude all’interno alcune delle scene più divertenti degli ultimi mesi passate le quali a stento sono riuscito a trattenere le lacrime.
A livello tecnico ho apprezzato alcune scelte della colonna sonora mentre si vede in maniera abbastanza chiara che il budget limitato ha impattato non poco su scenografia (ad esempio alcune inquadrature del quartier generale X-Men sono riciclate dagli altri film) ed effetti speciali, ma anche qui si nota la particolarità di questo film dove una semplicissima sparatoria che in altri film sarebbe durata meno di 1 minuto qui viene vissuta e raccontata in maniera davvero unica.
Pieno di camei, riferimenti e curiosità
Un altro motivo per cui questo film avrà chi lo ama e chi lo odia, è il fatto di essere pieno di camei e riferimenti a personaggi e situazioni del mondo reale e di quello immaginario.
ALLERTA SPOILER
- Deadpool rende omaggio ai suoi autori Nicieza/Liefeld in più momenti: nella sequenza dell’autostrada sotto forma di cartello, come nome scritto sulla tazza di caffè di una delle vittime di Wade Wilson oppure comparendo di persona come fa Liefeld venendo anche chiamato per nome e per finire nei titoli di coda alla voce “Ringraziamenti speciali (con la lingua)”
- Ci sono davvero tante connessioni più o meno esplicite ad altri film e attori: X-Men ovviamente ma anche Liam Neeson il quale oltre a fare la trilogia citata di Taken è anche uno degli antagonisti di Clint Eastwood nel quinto episodio dell’ispettore Callaghan, episodio che si chiama appunto The Dead Pool. Inoltre unendo la battuta riguardo a Neeson con la caratterizzazione russa di Colosso possiamo anche collocare temporalmente il suo personaggio, che comunque secondo quanto dichiarato dal produttore Simon Kinberg andrà ad innestarsi nella continuità temporale della saga degli X-Men.
- Gli X-Men che fanno la loro comparsa sono 3 e non 2, oltre a Colosso e Negasonic Teenage Warhead compare di spalle anche Marrow:
- Omaggi anche per John Hughes e Monty Python: il primo nel momento romantico tra Wade e Vanessa quando lui esclama “E’ come se ti avessi creato col computer” richiamando la trama del mitico film anni ’80 La donna esplosiva e poi nuovamente nella scena post-credits in cui Deadpool imita Ferris Bueller con tanto di accappatoio in Una pazza giornata di vacanza invitando il pubblico ad andare a casa, scena nella quale Deadpool anticipa anche la presenza nel seguito di Cable, figlio di Ciclope. I monty Python invece vengono chiamati in causa quando Wade e Vanessa fanno a gara per stabilire chi avesse avuto l’infanzia peggiore.
In definitiva quindi un bel film, totalmente atipico rispetto a qualsiasi altra pellicola di super eroi e che vi lascerà impazienti di vedere il seguito.
E notare che non ho nemmeno citato la presenza nel cast di Morena Baccarin! Ah opsS… ora si.