Faccio un mea culpa per non aver recensito prima il film Guardiani della Galassia Vol.2, uno di quei film che se non visto al cinema perdi il 40% della sua bellezza.
Da mega fan del primo Guardiani della Galassia Vol.1, appena uscito nelle sale mi sono precipitato a vedere il seguito per capire se Star Lord avrebbe scoperto qualcosa di piĂ¹ riguardo alle sue origini e per vedere come sarebbero proseguite le avventure del team di eroi piĂ¹ pazzo della serie Marvel.
E ovviamente non dimentichiamoci la necessitĂ di vedere baby Groot.
Il film parte bene, anzi benissimo, in una sorta di prefazione che mette in risalto proprio baby Groot ma che fa capire fin da subito la vena scherzosa che scorre per tutto il film. Inoltre dimostra una certa sicurezza del brand: immaginate di girare diversi minuti di scene con effetti speciali super fighi e poi dire “Ok, ora mettiamoci un velo sopra così che non si vedano tanto bene”. Il risultato è comunque devastante e divertente.
Vol.2 ci porterĂ proprio a scoprire le origini dell’eroe principale Star Lord, in un viaggio lunghissimo durante il quale finiremo per rivalutare anche alcuni personaggi.
Il team è perfettamente amalgamato e la cosa che impressiona è la capacità di dare il giusto spazio a tutti la dove ognuno, se preso singolarmente, si rivela essere un personaggio dalle abilità davvero impressionanti.
Ma nonostante il loro peso sulla scena, c’è spazio per inserire nuove figure che espandono l’universo Marvel e colgono anche l’occasione per omaggiare il passato. Ma puĂ² una presenza importante come quella di Silvester Stallone rimanere legata a qualcosa di poco piĂ¹ grande di un cameo? L’impressione è che ci possa essere dell’altro in serbo…
E poi c’è il cameo, quello vero
Come per tradizione Stan Lee, il “papĂ ” della Marvel, appare in un cameo nelle vesti di un astronauta che parla con gli Osservatori assecondando la teoria che vede Lee a fare la parte di Uatu e quindi con questa scena si è voluto dare un senso piĂ¹ completo a tutti i cameo presenti nei film Marvel, ottima trovata da parte del regista.
Colonna sonora: l’emento in piĂ¹
Tutto questo è contornato dalla musica che in pieno stile Guardiani della Galassia ci riporta con le sue note negli anni 60-70. Era difficile riuscire a fare una colonna sonora migliore di Vol.1 che tra l’altro fu disco di platino, ed i brani selezionati per il seguito se ascoltati in separata sede non mi regalano le stesse emozioni, ma si tratta comunque di un ottimo lavoro che come di consueto nella visione del film risulta essere azzeccatissimo.