Sono un grande fan della seria 007, ed in particolar modo gli ultimi film con Putin (ovvero Daniel Craig) mi sono piaciuti fin da subito in quanto il personaggio che interpreta è una spanna sopra a tutti gli altri nella scala della “cazzutaggine”.
Altra cosa che mi è particolarmente piaciuta di questa serie di film è che per la prima volta c’è una storia di fondo che ci mostra qualcosa anche in merito alla vita più o meno privata di James Bond che ormai non è più soltanto una spia con licenza di uccidere.
Ma com’è SPECTRE?
Se escludiamo la presenza di Monica Bellucci che in italiano continuo a pensare che dovrebbe essere doppiata, si tratta di un bel film.
La trama è abbastanza lineare anche se si parte dal presupposto che chi vede questo film debba aver visto almeno anche Skyfall per capire alcuni collegamenti e poi anche Casino Royale per altri. In alcuni passaggi sembra mancare qualcosa come ad esempio non si capisce esattamente come 007 rintracci Mr. White, ma nel complesso sono cose di poco conto.
Buona l’interpretazione di Dave Bautista, e magistrale come sempre la presenza di Christoph Waltz il quale interpreta niente meno che Blofeld, il capo della SPECTRE.
Per chi non conosce la storia del personaggio di 007, preparatevi ad entrare nel pieno dei suoi ricordi e questa è indubbiamente la parte migliore perchè finalmente ci fornisce una panoramica più completa del personaggio che fino ad oggi era nota solo a chi ha letto con costanza i romanzi di Ian Fleming.
La colonna sonora è come sempre di buona fattura, portata avanti questa volta da Sam Smith che da la voce al brano principale ma che sembra non riuscire a replicare il successo di Adele con Skyfall.
Buone anche le scenografie le quali puntano molto sulla contrapposizione e spaziano da ambienti freddi a caldi e da architetture classiche (Roma, colosseo ecc.) a moderne (come la nuova sede londinese e gli uffici della bond girl Madeleine Swann interpretata da Léa Seydoux).
Cosa manca?
I gadgets tecnologici sono stati una costante dei film di James Bond interpretato da Pierce Brosman, e sebbene questo fosse un damerino comparato a Daniel Craig i gadgets un po’ mi mancano. Ci sono sempre intendiamoci, ma in maniera quasi trasparente se comparati a quando con uno smartphone si guidava una BMW 750iL equipaggiata con razzi, fumogeni, e stelline per far scoppiare i pneumatici.