Negli ultimi mesi ho avuto modo di provare a fondo le potenzialità del nuovo Bose SoundTouch 10 per capire quali siano i suoi pregi e dove invece c’è ancora qualcosa da affinare.
A novembre ho venduto il mio Bose Soundlink mini per prendere il Bose SoundTouch 10: dopo averlo visto e provato di persona non ho saputo resistere.
Con mio sommo stupore dalla vendita del Mini ci ho perso pochissimo avendo a distanza di più di due anni ancora un discreto valore commerciale, e quindi il passaggio è stato anche meno sofferto di quanto mi aspettassi essendo molto affezzionato al Mini che in tutti questi mesi non mi aveva mai tradito.
Però il Mini ha un suo scopo, ed è quello di poter essere utilizzato in movimento o comunque in diversi ambienti: se invece ti accorgi che è sempre posizionato nello stesso punto e da li non schioda allora è tempo di rivalutare la cosa. E’ questo infatti il motivo che mi ha spinto a passare al Bose SoundTouch 10.
A parità di costo, 199 Euro per entrambi, il Bose SoundTouch 10 sacrifica una batteria interna per far guadagnare diverse altre cose: prima di tutto una maggior potenza in uscita, perchè anche se Bose è sempre ben gelosa dei suoi valori espressi in Watt si fa in fretta a capire che c’è una cospicua differenza tra i due; ma a parte questo il Bose SoundTouch 10 è molto più completo dal punto di vista software e dei collegamenti.
Senza dannarsi troppo infatti è possibile utilizzarlo come audio principale per la propria TV grazie all’ingresso via jack analogico, oppure è possibile utilizzarlo come cassa bluetooth ma il meglio di se lo da tramite la sincronizzazione dei profili premium via WiFi. Tramite l’app è anche possibile ascoltare le radio internet oppure sincronizzare il tutto con una libreria iTunes per fare il quale occorre scaricare ed installare un software Bose per il PC che fa sostanzialmente da ponte.
A tutto questo va poi aggiunto il fatto che come tutta la gamma SoundTouch si tratta di un dispositivo compatibile con il multi room e quindi se avete già altri sistemi SoundTouch potrete riempire in maniera uniforme la casa con la vostra musica preferita e perfettamente sincronizzata.
Spotify o Deezer con Bose SoundTouch 10
Sfruttando la rete WiFi di casa ed un abbonamento a pagamento Spotify o Deezer è possibile abbinare della musica ai 6 preset presenti sull’unità e sul telecomando in modo tale da dimenticarsi qualsiasi smartphone o tablet. Basterà utilizzare l’unità Bose per eseguire direttamente la musica.
L’unica pecca è appunto il fatto di necessitare un account a pagamento, perchè senza la sottoscrizione di un abbonamento ad uno dei due servizi più popolari il sistema dei preset non funziona.
Spotify e Deezer con l’unità Bose funzionano in maniera abbastanza differente l’uno dall’altro. Deezer è un pochino più integrato mentre Spotify fa affidamento sempre e soltanto alla sua app per gestire la riproduzione.
L’ideale a mio avviso era che Bose facesse un accordo con almeno uno dei due per offrire insieme con la vendita del dispositivo un abbonamento di 6 mesi – 1 anno al servizio di streaming musicale.
Qualità audio Bose SoundTouch 10
L’audio di Bose c’è a chi piace e a chi non piace. Chi arriva da un comune diffusore bluetooth, in questo SoundTouch 10 troverà un suono ricco, caldo e sicuramente più corposo di quanto non abbia mai provato. Chi invece proviene da un sistema Hi-Fi allora avrà sicuramente da ridire, e dovrà puntare piuttosto sulla sua facilità di utilizzo e la sua compatibilità con più fonti.
Bose SoundTouch 10 offre buone prestazioni, ma senza esagerare. Messi a confronto, il Soundlink Mini colpisce per la sua capacità di erogazione da un dispositivo così compatto, ed anche i bassi che esprime sembrano offrire qualcosina in più rispetto al SoundTouch 10, ma nel complesso è comunque una soluzione soddisfacente.
La sua potenza audio è sufficiente a coprire una stanza di medie dimensioni, mi verrebbe da dire anche medio-grandi o ambienti all’aperto senza troppe pretese o sovraffollamenti.
Al momento della sua presentazione mi era stato anticipato che verso la fine del 2016 potrebbe essere rilasciato un aggiornamento software che darà la possibilità di avere un impianto stereo qualora si abbia a disposizione due unità.
Software buono, ma migliorabile
Per quanto riguarda il lato software, ovvero l’app di Bose presente negli store iOS e Android, è la stessa che gestisce un po’ tutti i sistemi SoundTouch e posso dire che è ben strutturata ma migliorabile dal punto di vista del design grafico.
C’è tutto, ma a mio avviso il modo in cui lo offre è un pò da affinare: i numeri così in grande dei preset sembrano pensati per persone anziane o non vedenti.
Telecomando Bose SoundTouch 10
Ultima nota, il telecomando. E’ sicuramente una buona aggiunta e fa il suo dovere: la parte superiore è ricoperta con una gommatura piacevole al tatto mentre la scocca è in platica. Sono presenti tutti i pulsanti necessari, e ce ne sono anche di troppi come le mani con pollice per i quali non se ne vede lo scopo.
Se da un lato quindi il telecomando è un’ottima aggiunta, dall’altro va detto che sembra un po’ debole, costruito in economia. Come ho già detto la scocca è in platica, ma anche la pressione dei tasti non è perfetta e si avvertono degli scricchiolii di troppo.
Video recensione Bose SoundTouch 10