giovedì, 28 Marzo 2024
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Recensione film: iBoy (Netflix)

Immaginate che vi sparano alla testa mentre siete al telefono, e diventate tutto ad un tratto l’equivalente potenziato del personaggio di Micah tratto dalla serie tv Heroes: non vale forse la pena farsi sparare anche al braccio mentre si impugna un martello per vedere se diventi Thor?

L’idea alla base del film iBoy, una produzione Netflix che recentemente è pubblicizzata nelle nostre bacheche e che trae ispirazione dall’omonimo libro di Kevin Brooks, è una cavolata pazzesca: mi sparano, sopravvivo ma mi rimane un frammento di cellulare conficcato nel cranio e per questo posso vedere ed interagire con tutte le apparecchiature elettroniche. Fighissimo quanto assurdo è il riepilogo del film, che serve a passare un’oretta e mezza a dire “certo certo, sparala ancora più grossa”.

Sufficienti gli attori, fa piacere vedere Maisie Williams nei panni di qualcuno che non sia un personaggio di Game of Thrones ma questo ci ricorda anche che forse è ora che ci ritorni perchè sono in crisi d’astinenza ormai da troppo tempo, e la trama tutto sommato non è da buttare per il semplice motivo che se la riduciamo all’osso e la analizziamo a grandi linee scopriamo che ha molti elementi in comune con un super eroe qualsiasi come può essere ad esempio Spiderman, solo che decisamente risulta essere poco realistica specialmente se ambientata ai giorni nostri e posta in questi termini dove non si spiega in alcun modo quale possa essere stato quel fattore che lo rende così speciale: si certo un pezzetto di cellulare ma… che marca e modello? Così lo vado a comprare e me lo attacco con il biadesivo all’orecchio destro!

VOTAZIONE FINALE

Cast
50 %
Trama
60 %
Scenografia
40 %
Colonna sonora
40 %
Effetti speciali
50 %
Quanto mi è piaciuto
30 %

SOMMARIO RECENSIONE

Come dicevo, un cast molto ridotto e che raggiunge appena la sufficienza nello sviluppare una trama con delle potenzialità ma decisamente sfruttata male all'interno di scenografie tipiche dei film di serie B (scuola, ambienti poveri al limite del ghetto, capannoni deserti). Una colonna sonora impercettibile ed effetti speciali appena abbozzati che per un film dal budget limitato però possono bastare.
Paolo Colombo
Paolo Colombohttps://www.mytechnology.eu
Classe '81, appassionato di tecnologia e internet. Dal 29 marzo 2007 scrive quotidianamente con passione sul suo blog www.mytechnology.eu | .it articoli inerenti queste due tematiche. Ha una bellissima moglie e due figli adorabili, e passa le nottate scrivendo articoli e giocando online con i membri del clan EraseR che conosce da ben 20 anni.
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